
Sapevi che i mobili nuovi (arredamento negozio, scaffali, espositori ecc.) possono godere di alcune agevolazioni fiscali?
Secondo la normativa italiana i mobili nuovi godono del credito d'imposta del 10%, sulla fattura, quando viene annotata la dicitura "Beni agevolabili”. La normativa in questione è espressa nell’articolo 1, commi 1054-1058, Legge 178/2020".
Ecco cosa è riportato dalla Gazzetta Ufficiale
Ecco il contenuto dell’ articolo 1, commi 1054-1058, della Legge 178/2020:
1054. Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell'allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro, nonché' investimenti in beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell'allegato B annesso alla medesima legge n. 232 del 2016, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 10 per cento del costo determinato ai sensi dell'articolo 110, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l'acquisto dei beni. La misura del credito d'imposta è elevata al 15 per cento per gli investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall'impresa alla realizzazione di modalità di lavoro agile ai sensi dell'articolo 18 della legge 22 maggio 2017, n. 81.
A fronte di quanto espresso, gli arredi, espositori, mobili, banchi e qualsiasi complemento d'arredo per negozi rientra nella categoria dei beni agevolabili.